INDAGINI TERMOGRAFICHE

La termografia è un tipo di acquisizione di immagini nel campo dell'infrarosso. Il principio si basa sulla misura della distribuzione delle temperature superficiali dell'oggetto in esame, quando viene sollecitato termicamente: attraverso l'utilizzo della termocamera FLIR B360 si eseguono controlli non distruttivi e non intrusivi. La termocamera rileva le radiazioni nel campo dell'infrarosso dello spettro elettromagnetico e compie misure correlate con l'emissione di queste radiazioni. Questo strumento è in grado di rilevare le temperature dei corpi analizzati attraverso la misurazione dell'intensità di radiazione infrarossa emessa dal corpo in esame. Tutti gli oggetti ad una temperatura superiore allo zero assoluto emettono radiazioni nel campo dell'infrarosso; la termografia permette di visualizzare valori assoluti e variazioni di temperatura degli oggetti, indipendentemente dalla loro illuminazione nel campo del visibile. La quantità di radiazioni emessa aumenta proporzionalmente alla quarta potenza della temperatura assoluta di un oggetto. La correlazione tra irraggiamento e temperatura è fornita dalla Legge di Stefan-Boltzmann:
q = abT4
  1. a è la costante di Stefan-Boltzmann e vale 5,6703× 10¯8 W·m¯2·K¯4,  b è l'emessività della superficie emittente (variabile tra i limiti teorici 0 e 1) e T è la sua temperatura assoluta. La termografia permette l’individuazione di anomalie nell'emissione dell'energia e quindi, a parità di emissività, di anomalie termiche, rivestendo un ruolo essenziale nelle indagini non distruttive. Il metodo termografico trova oggi applicazione in numerosi settori: siderurgico, industriale, chimico, artistico, aeronautico, automobilistico, ambientale, ecc.