La finalità di questo tipo d'indagine è quello di fornire i parametri dinamici di una struttura complessa o di un singolo elemento costruttivo, attraverso l'eccitazione dinamica artificiale della struttura o dell'elemento (input) e, per mezzo di accelerometri, la misura e la registrazione contemporanea degli effetti, in più punti della struttura o dell'elemento stesso (output). I parametri dinamici (frequenze proprie, smorzamenti, deformate) ricavati sperimentalmente, possono essere confrontati con quelli della modellazione teorica e, essendo legati alle caratteristiche elastiche della struttura, possono essere controllati periodicamente per verificare eventuali decadimenti elastici della struttura stessa.

La caratterizzazione dinamica di singoli elementi è utile per determinarne alcune caratteristiche costruttive, come ad esempio nei tiranti, dove la forza di tiro è proporzionale ai modi di vibrare del tirante stesso.

Ultima modifica il Martedì, 18 Giugno 2013 22:22

I risultati delle indagini, degli studi e dei calcoli geotecnici devono essere esposti, come si evince dai punti B.5 e C.2 del D.M. 11/03/88 ed anche dal comma A.3 della Circ. LL.PP. 24/9/1988 n. 30483 (istruzioni applicative) in una relazione geologica e geotecnica, parte integrante degli atti progettuali.

Il geologo redige una relazione che illustra le indagini sui terreni e sulle rocce, finalizzata a ricostruire il modello reale del terreno, al fine di supportare il Progettista delle strutture nelle scelte progettuali.

Le finalità delle indagini geosismiche sono: l'acquisizione dei parametri che caratterizzano sismicamente i terreni secondo i requisiti richiesti dal recente D.M. 28-01-2008 (sismica attiva e passiva tipo MASW, HVSR e DOWN HOLE); la fornitura di un valido supporto nella ricostruzione areale della stratigrafia geologica e nella caratterizzazione geometrica dei dissesti geomorfologici (sismica a rifrazione e sismica a riflessione). 

Ultima modifica il Sabato, 03 Agosto 2019 15:58

Le principali finalità di questa metodologia sono soprattutto nell'ambito di ricerche idrogeologiche, nel monitoraggio di manufatti interrati, quali ad esempio fognature, condotte idriche in genere, reperti archeologici e nella ricerca di cavità sotterranee naturali ed artificiali.

Questa tecnica d’indagine viene impiegata anche nell'ambito degli studi di dissesto idrogeologico, ad esempio nella delimitazione dei volumi di copertura potenzialmente mobilizzabili in caso di frane, ecc.
La tomografia elettrica è un metodo di acquisizione ed elaborazione che, sfruttandone le caratteristiche elettriche dei terreni e attraverso l’utilizzo di particolari software, restituisce rappresentazioni bidimensionali e tridimensionali del sottosuolo.
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